Primo Esempio Di Gestione Digitale Della Realizzazione Di Un’opera Pubblica Per Il Provveditorato Interregionale Per Le Opere Pubbliche Lombardia – Emilia Romagna

Venerdì 18 ottobre 2019 è stato varato il nuovo Ponte della Navetta nel Comune di Parma, realizzato dopo che il ponte storico era crollato il 13 ottobre 2014 a seguito della piena del torrente Baganza, causata da una forte alluvione.
Alla posa della struttura erano presenti il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli e il Provveditore Ing. Pietro Baratono, l'Assessore Regionale alle Politiche di Sostenibilità Ambientale Tiziana Benassi, al Sindaco di Parma Federico Pizzarotti e all'Assessore all'Urbanistica del Comune di Parma Michele Alinovi.
La realizzazione dell’opera è stata finanziata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nell’ambito del programma degli interventi urgenti in materia di dissesto idrogeologico (D.M. n. 104 del 17 marzo 2015).
Gestione digitale della progettazione e della realizzazione dell’opera
La progettazione del nuovo ponte della Navetta era nata seguendo la via più classica nella realizzazione di un’opera pubblica applicando le disposizioni del codice dei contratti pubblici e del relativo regolamento di attuazione.
Durante, la progettazione, però, valutate le peculiarità del ponte, e vista la volontà del Provveditorato di introdurre gradualmente il BIM nei propri interventi attraverso alcuni casi sperimentali, si è deciso di affiancare parallelamente alla progettazione così detta “tradizionale” anche la realizzazione di modelli informativi e di elaborati come il Capitolato Informativo da allegare al progetto in modo da avere una gestione digitale del processo di realizzazione del ponte.
D’altra parte i tempi erano maturi, infatti, il 19 aprile del 2016 era entrato in vigore il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, Decreto Legislativo n. 50 del 18.05.2016 che all’art. 23 c. 1 lettera h recita: “La progettazione in materia di lavori pubblici si articola, secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici, in progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo ed è intesa ad assicurare la razionalizzazione delle attività di progettazione e delle connesse verifiche attraverso il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l'edilizia e le infrastrutture.”
Ed ancora all’art. 23 c. 13: “Le stazioni appaltanti possono richiedere per le nuove opere nonché per interventi di recupero, riqualificazione o varianti, prioritariamente per i lavori complessi, l'uso dei metodi e strumenti elettronici specifici di cui al comma 1, lettera h)”.